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1) CHE COS’È LA SNAI?
2) QUALI FONTI FINANZIARIE SOSTENGONO LA SNAI?
3) LA SNAI NEL BELLUNESE
4) LE FASI DI ELABORAZIONE DELLA STRATEGIA D’AREA
5) LINK

 

1) CHE COS’È LA SNAI?

La Strategia Nazionale per le Aree Interne è una politica territoriale ideata per affrontare le sfide e le esigenze di alcune zone geografiche del Paese, caratterizzate da gravi e permanenti svantaggi naturali e/o demografici.
La SNAI è nata nell’ambito della programmazione nazionale dei fondi europei 2014-2020, ed è stata confermata e ampliata con l’avvio della programmazione 2021-2027.
Le Aree “Interne” sono quelle caratterizzate da una significativa distanza – in termini di percorrenza con un mezzo privato – dai principali centri di offerta di servizi, specialmente in relazione a quelli socio-sanitari, di istruzione e di mobilità.

Nel periodo 2014-2020 le aree nazionali selezionate sono state 72 (oltre 1.000 i comuni rappresentati, oltre 2 milioni gli abitanti inclusi): in Veneto se ne contavano 4, di cui 2 bellunesi: l’Area Comelico e l’Area Agordina, corrispondenti con gli ambiti territoriale delle rispettive Unioni Montane.
Nel periodo 2021-2027 le nuove aree nazionali selezionate, che si sommano alle precedenti, sono 56 (764 i comuni coinvolti, poco più di 2 milioni gli abitanti inclusi). Il Veneto ha confermato le Aree Interne della precedente programmazione, e ha aggiunto due aree nel territorio bellunese: l’Area Alpago-Zoldo e l’Area Cadore, coincidenti la prima con il perimetro delle UM Alpago e Cadore-Longaronese-Zoldo, la seconda con quello delle UM Centro Cadore e Valle del Boite. Ad oggi, i comuni coinvolti in Veneto nella programmazione SNAI (acronimo che la Regione ha declinato in VAI, Veneto Aree Interne) sono 52, e gli abitanti coinvolti quasi 120mila.

Gli obiettivi della SNAI, sia generali che specifici, sono in linea con gli indirizzi di sviluppo dell’Unione Europea e mirano, in particolare, a ridurre il divario delle zone periferiche, marginali, rispetto ai contesti urbanizzati e maggiormente abitati del Paese, sia in termini di qualità della vita, sia – conseguentemente – di sviluppo demografico. Come? Assicurando alle comunità che oggi abitano le aree interne un miglioramento dei servizi essenziali di istruzione, salute e mobilità, come pure opportunità per generare occupazione e sviluppo di impresa.

2) QUALI FONTI FINANZIARIE SOSTENGONO LA SNAI?

La SNAI interviene nelle Aree individuate attraverso l’intervento congiunto di progetti di sviluppo locale, finanziati dai programmi regionali delle politiche europee di coesione (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e Fondo Sociale Europeo Plus) e dello sviluppo rurale (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale, attraverso il metodo LEADER), integrati da interventi per il potenziamento dei servizi essenziali di cittadinanza, finanziati con risorse nazionali.

Il finanziamento nazionale è stanziato attraverso la Legge di Bilancio, mentre la ripartizione delle risorse tra le aree e i principali indirizzi operativi sono disposti con proprie delibere dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (CIPESS).

Nel periodo 2021-2027 sono stati destinati dallo Stato italiano 4 milioni di euro per ciascuna nuova Area Interna, mentre ne sono assegnati 300.000 ad integrazione delle Strategie approvate nel 2014-2020. A questi si aggiungono i fondi europei della politica di coesione e dello sviluppo rurale, ovvero: circa 4,5 milioni di euro della programmazione PR FESR, 330mila euro del PR FSE+ e 2 milioni di euro della programmazione FEASR (quest’ultimo fondo sosterrà solamente le nuove aree interne). In tutto sono circa 10,9 milioni di euro le risorse a disposizione di ciascuna nuova Area Interna – e poco più di 5 milioni di euro per le aree già selezionate nel 2014-2020 – da utilizzare per invertire il trend demografico negativo e per migliorare la vivibilità del territorio.

3) LA SNAI NEL BELLUNESE

Il Bellunese vede riconosciute quattro Aree Interne: la Comelico, l’Agordina e, con la programmazione 2021-2027, anche l’Alpago-Zoldo e la Cadore.

L’Area Interna Comelico copre una superficie di 280 km² ed è composta da 5 comuni: Comelico Superiore, Danta di Cadore, San Nicolò di Comelico, San Pietro di Cadore e Santo Stefano di Cadore. Il territorio è parte dell’Unione Montana Comelico.

L’Area interna Agordina copre una superficie di 660 km² ed è composta da 16 comuni: Agordo, Alleghe, Canale d’Agordo, Cencenighe Agordino, Colle Santa Lucia, Falcade, Gosaldo, la Valle Agordina, Livinallongo del Col di Lana, Rivamonte Agordino, Rocca Pietore, San Tomaso Agordino, Selva di Cadore, Taibon Agordino, Vallada Agordina, Voltago Agordino. Il territorio è parte di due Unioni Montane.

L’Area Interna Alpago Zoldo copre una superficie di quasi 500 km² ed è composta da 8 comuni: Alpago, Chies d’Alpago, Tambre, Soverzene, Longarone, Ospitale di Cadore, Val di Zoldo, Zoppè di Cadore. Il territorio è parte di due Unioni Montane differenti, l’Unione Montana Cadore-Longaronese-Zoldo e l’Unione Montana Alpago. Per un’analisi approfondita dell’Area Interna Alpago Zoldo, si rimanda al documento realizzato dal GAL Alto Bellunese e dal GAL Prealpi e Dolomiti ad ottobre 2023 (link).

L’Area Interna Cadore copre una superficie di 750 km² ed è composta da 13 comuni: Auronzo di Cadore, Calalzo di Cadore, Domegge di Cadore, Lorenzago di Cadore, Lozzo di Cadore, Perarolo di Cadore, Pieve di Cadore, Vigo di Cadore, Borca di Cadore, Cibiana di Cadore, San Vito di Cadore, Valle di Cadore e Vodo di Cadore. Il territorio è parte di due Unioni Montane differenti, l’Unione Montana Centro Cadore e l’Unione Montana Valle del Boite. Per un’analisi approfondita dell’Area Interna Cadore si rimanda al documento realizzato dal GAL Alto Bellunese (link).

Con la SNAI 2021-2027 il GAL Alto Bellunese svolge due ruoli:
a) nell’ambito dell’attuazione delle risorse del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale dedicate alle nuove Aree interne, supporta e rappresenta l’Autorità di Gestione del Complemento per lo Sviluppo Rurale 2023-2027 per quanto di competenza, affiancando la Conferenza dei Sindaci nella predisposizione della strategia e nella programmazione del budget dedicato dal Fondo. Una volta approvata la Strategia d’Area, i bandi FEASR per le nuove Aree interne, così come proposti dalla rispettiva Conferenza dei Sindaci, sono esaminati dalla competente Commissione tecnica GAL-AVEPA, approvati e successivamente pubblicati dal GAL;
b) nel più ampio percorso di elaborazione delle Strategie d’Area, supporta l’Unione Montana capofila e la Conferenza dei Sindaci nelle attività di analisi del contesto, di consultazione degli attori rilevanti del territorio, al fine di estrarre i principali bisogni e priorità di intervento, e di elaborazione del testo della Strategia stessa.

4) LE FASI DI ELABORAZIONE DELLA STRATEGIA D’AREA

Ciascuna Area Interna è tenuta a definire la propria Strategia d’Area, nella quale vanno esplicitate le scelte strategiche per il territorio e gli investimenti rispetto alle risorse europee e nazionali.

Il processo di elaborazione della Strategia d’Area è suddiviso in quattro tappe:
1) Fase preliminare: durante la quale il soggetto capofila (l’Unione Montana), a partire dai dati statistici e di contesto della propria Area, coinvolge attori rilevanti del territorio per definire, assieme a chi la abita, criticità e bisogni dell’Area.
2) Fase di elaborazione della Strategia: durante la quale vengono organizzati focus tematici che coinvolgono, oltre agli attori rilevanti per il territorio, anche esperti delle amministrazioni sovralocali. L’obiettivo è tradurre gli indirizzi generali emersi nella fase 1 in progetti e schede intervento, con precisi risultati attesi, indicatori con cui misurarli, tempi previsti per raggiungerli e budget da investire per ciascun intervento e azione. Al termine di questa fase, l’Area elabora la sua proposta di Strategia d’Area.
3) Fase di co-progettazione: durante la quale la Strategia d’Area viene trasmessa e valutata dalla Regione e dal Comitato Tecnico Aree Interne (CTAI).
4) Fase di avvio dell’attuazione: una volta approvata dal CTAI la Strategia d’Area, la Regione sottoscrive con l’Area stessa un accordo in cui sono declinati gli interventi e stabilite le responsabilità, ai fini dell’avvio dell’attivazione della Strategia.

5) LINK

Riferimenti normativi

Delibera CIPESS n. 41/2022

Decreto-legge n. 124/2023

Deliberazione della Giunta Regionale n. 608/2022

Deliberazione della Giunta Regionale n. 16/2023

DDR Direzione Programmazione Unitaria n. 109/2023

Per approfondire

https://politichecoesione.governo.it/it/politica-di-coesione/strategie-tematiche-e-territoriali/strategie-territoriali/strategia-nazionale-aree-interne-snai/

https://opencoesione.gov.it/it/SNAI/

https://www.regione.veneto.it/web/snai