La strategia del PSL del GAL Alto Bellunese mira al conseguimento di un obiettivo generale: la tutela e la valorizzazione del patrimonio e delle bellezze naturali, culturali e paesaggistiche dell’Alto Bellunese per migliorare l’attrattività, soprattutto turistica, del territorio e per sostenere l’aumento della qualità della vita e la creazione di nuove forme di sviluppo economico sostenibile.
L’Alto Bellunese deve utilizzare al meglio, nei prossimi anni, tutte le opportunità di sviluppo sostenibile derivanti dalla valorizzazione del patrimonio di risorse naturali e culturali presente sul territorio, il tutto all’interno di un nuovo e moderno disegno strategico dello sviluppo territoriale, in linea con le nuove politiche impostate a livello regionale nell’ambito del Programma Regionale di Sviluppo, approvato con legge regionale 9 marzo 2007, n. 5, che richiede espressamente «il passaggio ad una visione che faccia perno sulle potenzialità esistenti, per far sì che la montagna si trasformi da problema a risorsa».
Questo obiettivo di carattere generale è articolato in tre temi centrali, strettamente intrecciati e interconnessi con gli obiettivi prioritari del PSR Veneto 2007-2013, attorno ai quali sono state costruite altrettante linee strategiche di intervento, distinte ma convergenti verso l’unico obiettivo generale e coerenti con gli obiettivi specifici del medesimo PSR Veneto 2007-2013:
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l’attrattività territoriale, specialmente dal punto di vista turistico, da perseguire, in particolare, mediante una serie di misure e azioni tese alla modernizzazione dell’offerta culturale e turistica, in linea con le migliori esperienze nazionali e internazionali (linea strategica di intervento n. 1);
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la qualità della vita delle popolazioni residenti, al fine di mantenere le attività antropiche nelle aree interessate, innanzitutto attraverso azioni di tutela, messa a sistema, valorizzazione e fruizione del patrimonio naturale e culturale, anche nel quadro dei “distretti culturali evoluti” e, comunque, creando reti di fruizione culturale e del patrimonio naturale (linea strategica di intervento n. 2), in secondo luogo, mediante il sostegno all’avvio di servizi essenziali;
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la creazione di nuove opportunità imprenditoriali e di lavoro, compatibili con uno sviluppo sostenibile del territorio, attraverso azioni di sostegno al recupero delle attività agricole di montagna, soprattutto di quelle legate a produzioni tipiche, anche mediante la ricerca e l’innovazione, al recupero dell’artigianato artistico e tradizionale, nonché allo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali, anche nel turismo e nei servizi, legate al patrimonio naturale e culturale e alle esigenze sociali del territorio (linea strategica di intervento n. 3).
Risulta altresì necessario, a completamento di tali linee strategiche di intervento, che l’Alto Bellunese prosegua con determinazione nell’opera, già peraltro avviata da anni anche nel quadro delle precedenti iniziative Leader, di aprirsi maggiormente all’esterno, mettendo in rete le proprie competenze ed esperienze, con quelle di altre regioni e di altri territori europei che hanno sperimentato e adottato con successo approcci e soluzioni innovative per l’identificazione e l’attuazione di politiche di sviluppo locale: la cooperazione interterritoriale e transnazionale costituisce, quindi, un’opportunità strategica per accelerare i processi di definizione e attuazione delle politiche locali.